ridurre la plastica

Questo articolo è interamente dedicato al tema di come ridurre la plastica, troverai le sue principali caratteristiche, i suoi impieghi, l’importanza del suo smaltimento e del suo riciclo, passando anche per la problematica riguardante la sua dispersione nell’ambiente, il relativo inquinamento ed alcune semplici abitudini che Aqua e Salute consiglia di adottare per come eliminare la plastica ed il suo utilizzo.

L’italia detiene il record europeo per il consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica.

Questo fatto merita una riflessione approfondita vista l’energia necessaria a produrre bottiglie di plastica, il basso tasso di riciclo e l’impatto ambientale del materiale post utilizzo.

Per fabbricare una bottiglia di polietilene, riempirla, trasportarla e tenerla al fresco serve un’energia pari a circa duemila volte quella necessaria per ottenere la stessa quantità d’acqua da un rubinetto collegato all’acquedotto.

Visto che le bottiglie monouso dell’acqua minerale non dovrebbero essere riutilizzate per usi alimentari: l’unica possibilità è riciclarle. Attualmente però solo il 14% della plastica viene recuperata.

Secondo l’Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori materie plastiche, in Italia si ricicla circa il 25% della plastica venduta come imballaggio di prodotti.

Il resto? Una quantità compresa tra 5 e 13 milioni di tonnellate finisce ogni anno negli oceani, dove già si trovano 110 milioni di tonnellate di plastica.

Secondo uno studio del 2015 si parla di più o meno 8 milioni l’anno e si prospetta che nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci.

Come consumare, quindi, meno plastica?

Scegliendo bottiglie riutilizzabili, meglio ancora se in vetro e riempendole con acqua del rubinetto.

Non si deve aver paura dell’acqua del rubinetto perché esistono tecniche e macchinari domestici come i depuratori Aqua e Salute che permettono di migliorare la qualità dell’acqua, se necessario filtrano il calcare, il cloro e alcuni metalli come piombo e rame che potrebbero arrivare dai tubi domestici o abbattendone la carica batterica.

Plastica: che cos’è e la sua produzione

Con il termine “plastica” si intende un composto sintetico di carbonio e idrogeno dotato di molecole molto grandi ricavate dal metano e dal petrolio, esso viene prodotto dall’uomo in laboratorio attraverso particolari processi chimici.

Esistono diversi tipi di materie plastiche, ognuna è dotata di proprietà fisiche e chimiche differenti ma, in generale, tutte vengono create tramite complessi processi di laboratorio e la loro produzione è cresciuta a livelli esponenziali a causa delle loro caratteristiche di leggerezza, resistenza, igiene, estetica e versatilità nonché capacità di venir modellate ad alte temperature, mentre a temperatura ambiente rimangono allo stato solido.

Una delle caratteristiche più importanti è, appunto, la sua estrema versatilità, in quanto la plastica ha la capacità, a determinate temperature, di venir lavorata facilmente, in grado di ricevere e conservare qualsiasi genere di forma che le viene data.

Questa sua proprietà ha reso la plastica uno dei materiali più usati nel settore industriale, rappresentando il materiale ideale per una vasta gamma di applicazioni e utilizzabile per produrre pressoché qualsiasi oggetto.

Ogni giorno vengono gettati tanti materiali diversi di rifiuto e di scarto, fra questi il più diffuso è proprio la plastica, la quale è riciclabile ma non è biodegradabile, infatti ad oggi, esistono molteplici operazioni di riciclaggio ma, la plastica mantiene sempre la sua forte resistenza agli agenti atmosferici e ciò fa sì che nell’ambiente questo materiale persista disperso per tantissimi anni.

Plastica: i suoi impieghi nel mercato

Essendo questo materiale molto diffuso, è necessario comprendere in che quantità ed in quali oggetti è possibile trovare la sua presenza, in quanto scoprirai che la plastica non è utilizzata solamente per la produzione di oggetti in cui è evidente il suo impiego ma, diversamente, troverai in questo articolo diversi prodotti e beni che magari non hai mai pensato potessero contenerla.

Negli anni, la plastica ha iniziato a ricoprire un ruolo quasi essenziale nella vita di tutti i giorni, infatti, la partecipazione all’iniziativa riguardante la raccolta differenziata ci ha permesso di scoprire tantissimi oggetti di uso quotidiano contenenti questo materiale.

Le materie plastiche con le quali entriamo in contatto maggiormente sul posto di lavoro sono i nastri adesivi, i sacchetti per i rifiuti, alcuni oggetti d’arredo, bottiglie per le bibite e contenitori di snack presi dai distributori automatici.

E’ fondamentale anche riciclare la plastica in casa, come i sacchi di plastica nei sacchi per la spazzatura, nei giocattoli dei bambini, in flaconi di detergenti e di detersivi, nei prodotti per l’igiene personale, nelle vaschette per le uova, nelle bottiglie di acqua, nelle tubazioni, finestre, sedie e nei muri della propria abitazione.

Anche in vacanza questo materiale resta sempre con noi, infatti viene impiegato anche nella produzione di vaschette e contenitori per alimenti, posate, piatti, tappi, materassini gonfiabili, sdraio, ombrelloni, l’involucro del gelato confezionato e tanto altro ancora.

Grazie a questo elenco possiamo capire quanto potremmo essere persi o per lo meno in forte difficoltà nel caso in cui questo materiale non risultasse più reperibile, in effetti, questa condizione potrebbe rappresentare un bel problema di gestione.

Lo scopo di questo articolo è di informare sul fatto che tonnellate di plastica finiscono nei centri di raccolta ed in quantità ancora maggiori vengono disperse nell’ambiente, oltre che far conoscere e sostenere uno stile di vita il più possibile libero dalla plastica o per lo meno l’adozione di un uso consapevole di questo materiale.

Modi per ridurre la plastica: il suo impatto ambientale

L’inquinamento da plastica non è causato solamente dal suo forte impiego ma, in realtà è dovuto dal nostro metodo di utilizzo, dal nostro stile di vita ancora ricco di oggetti prodotti con questo materiale e dal poco peso che purtroppo viene attribuito al riciclo ed alla raccolta differenziata svolta nella maniera corretta.

La battaglia contro la plastica è nata soprattutto dalle conseguenze negative dell’accumulo e della dispersione nell’ambiente delle diverse materie plastiche, le relative problematiche alla  fauna e alla flora che ne conseguono, contando anche il nostro ambiente più diretto, cioè l’habitat dell’uomo.

In generale, l’impatto ambientale di questo materiale può interessare l’ecosistema acquatico, quindi i fiumi, i laghi e gli oceani, oltre che il suolo e l’aria, dimostrando di avere una capacità di inquinamento a 360 gradi, coinvolgendo habitat, clima e tutti gli organismi presenti.

La plastica è il maggior elemento presente negli accumuli di rifiuti in oceani, mari e fiumi, per questo motivo, le Nazioni Unite hanno coniato il termine “drowning in plastic pollution” per descrivere la nostra condizione, cioè il fatto che la specie umana stia annegando lentamente il nostro pianeta in un mare di plastica.

Risulta necessario adottare alcune abitudini e modi per ridurre la plastica che possono veramente fare la differenza, cercando di contribuire il più possibile a salvaguardare le risorse che ci offre il pianeta Terra e tentando concretamente di assicurare un futuro libero dall’inquinamento e più pulito alle prossime generazioni.

L’Italia e i consumi di acqua in bottiglie di plastica

In questo paragrafo troverai alcuni dati abbastanza recenti riguardanti l’Italia e gli italiani nel “solo” consumo di acqua in bottiglia di plastica, ciò viene riportato per rendere l’idea delle enormi quantità di plastica derivanti solamente dal commercio di imbottigliamento dell’acqua minerale.

Nel 2014 sono stati imbottigliati in Italia 12,5 miliardi di litri di acqua minerale, di cui circa l’80% in contenitori di materiale plastico, mentre la percentuale rimanente in vetro e poliaccoppiato, cioè materiale alimentare composto da carta, alluminio e polietilene.

Da questi numeri è facile comprendere anche il fatto che l’Italia risulta ricoprire il primo posto in Europa per quanto concerne il consumo di acque in bottiglia, corrispondente ad un consumo pro capite di circa 206 litri l’anno, e raggiungere invece il secondo posto nel Mondo dopo il Messico con 244 litri annui.

Sul nostro territorio nazionale sono attivi oltre 100 stabilimenti e più di 250 marchi che operano nel settore dell’acqua in bottiglia destinata al consumo nel nostro Paese, contribuendo alla sopravvivenza di un grandissimo giro d’affari nell’imbottigliamento di acque minerali e partecipando, purtroppo, all’immissione di migliaia di tonnellate di plastica.

A questa situazione ne consegue un’alta percentuale di plastica che non viene riciclata ogni anno ed il massiccio inquinamento dei nostri mari, apportando effetti estremamente negativi causati dalla sua non biodegradabilità e dalle grosse difficoltà che si incontrano nella fase del suo smaltimento.

Per risolvere questo problema che diventa ogni giorno più urgente, è necessario che le aziende di imbottigliamento inizino ad adottare soluzioni a basso impatto ambientale, a promuovere contenitori alimentari prodotti con materiali riutilizzabili, ad aumentare l’informazione sul tema del corretto riciclo e adoperarsi per la raccolta e recupero delle bottiglie a fine vita.

Non solo le grandi compagnie di imbottigliamento possono fare qualcosa riguardo all’inquinamento da plastica ma, anche noi nel nostro piccolo possiamo proteggere l’ambiente, scegliendo di adottare uno stile di vita rivolto alla protezione delle risorse, al corretto smaltimento dei rifiuti, al riciclo, alla riduzione degli acquisti di oggetti in plastica e allo sfruttamento delle nuove tecnologie che mettono a disposizione materiali sostitutivi.

Modi per ridurre la plastica: perché è necessario

L’obiettivo di preservare gli ecosistemi in ottimo stato e diminuire l’inquinamento dell’uomo è raggiungibile anche grazie alla riduzione della plastica nell’ambiente, infatti, basterebbe un piccolo contributo giornaliero da parte di ognuno di noi per poter raggiungere questa meta.

L’inquinamento delle acque è dannoso non solo per la fauna acquatica ma anche per l’uomo stesso, precisamente, ogni giorno migliaia di esemplari che vivono negli oceani e vicino ai mari, tra i quali pesci, uccelli e tartarughe marine muoiono a causa degli oggetti in plastica che non vengono opportunamente riciclati, come sacchetti, buste della spesa e bottiglie.

E’ giusto precisare anche che il ciclo di vita della plastica non si conclude nell’acqua ma, al contrario, le microplastiche che vengono ingerite dagli animali ne arrivano di conseguenza anche delle tracce sulla nostra tavola, entrando così a far parte della catena alimentare e apportando squilibri al suo interno.

Da diversi anni, la plastica è stata catalogata come tematica di grande urgenza, capace di preoccupare tutta la popolazione mondiale e, per questo motivo, l’intera comunità globale, consapevole dei suoi effetti disastrosi, risulta essere sempre più attenta al suo utilizzo.

Detto questo, non resta che trovare alcuni modi per risolvere questa condizione di emergenza globale, aggiungendo anche questa situazione alle priorità a cui è possibile porre rimedio modificando solamente alcune nostre abitudini quotidiane, al fine di ridurre la plastica in casa.

Idee per ridurre la plastica

Esistono diverse azioni che si possono intraprendere al fine di dare il nostro contributo alla salvezza del nostro pianeta Terra, alla fauna, alla flora ed al nostro prossimo ma, il primo passo per agire è semplicemente modificare alcuni piccoli gesti quotidiani che possono ridurre notevolmente l’uso della plastica; Eccone alcuni:

  • Eliminare la plastica, eliminando sacchetti della spesa sostituendoli con buste e shopper che è possibile lavare per poi utilizzare non solo al supermercato
  • Eliminare plastica, cancellando completamente l’uso di cannucce, bicchieri, piatti e posate in plastica sia a casa che nei locali e soprattutto in spiaggia, preferendo questi oggetti in fibra di bambù o le classiche in acciaio
  • Acquistare prodotti presso i mercati a Km0, dove spesso è possibile trovare prodotti alimentari sfusi, privi di imballaggio o di packaging commerciali fatti, la maggior parte delle volte, in plastica
  • Sostituire i contenitori di plastica con i contenitori di vetro, i quali è possibile lavare, conservare e riutilizzare. in questo modo si può ridurre la plastica.
  • Iniziare a rifornirsi di detersivo liquido alla spina, cioè evitare l’acquisto di grandi flaconi di plastica e, al contrario, usufruire delle linee di prodotti sfusi sia per la pulizia della casa che per l’igiene della persona
  • Evitare il più possibile il monouso a lavoro e al bar, preferendo sempre l’approccio “usa e riusa” piuttosto che “usa e getta”
  • Saltare il reparto dei cibi surgelati, nonostante siano decisamente comodi per i pasti veloci, essi sono fortemente inquinanti a causa del packaging spesso contenente plastica
  • Evitare l’uso degli accendini, sostituendoli con i fiammiferi oppure utilizzare accendini ricaricabili, riducendo il più possibile gli sprechi
  • Preferire snack fatti in casa e conservati in contenitori riutilizzabili alle merendine preconfezionate, così oltre che a diminuire l’inquinamento sarete anche al corrente in modo preciso di tutti gli ingredienti delle merende dei bambini e dei vostri pranzi in ufficio
  • Depennare una volta per tutte l’acqua in bottiglia dalla lista della spesa, installando un depuratore per l’acqua da bere si avrà direttamente dal proprio rubinetto acqua di qualità e buona per tutti gli usi alimentari, utilizzabile anche per riempire la propria borraccia da portare sempre con sé, senza acquistare ulteriori bottigliette

Se la nostra intenzione è ridurre la plastica nella nostra vita, o riciclare plastica in casa, è necessario rinunciare in particolare all’acquisto di acqua e bibite in bottiglia, in quanto, solamente queste rappresentano oltre il 10% di tutti i rifiuti dell’intero globo.

Come accennato in precedenza, noi italiani risultiamo essere proprio in cima alla classifica europea per il consumo di acqua in bottiglia, nonostante la nostra acqua di acquedotto venga periodicamente controllata e nonostante esistano, al giorno d’oggi, diverse soluzioni di depurazione acqua capaci di renderla ottima per ogni utilizzo.

Bottiglie alluminio e bicchieri di plastica
Bottiglie alluminio e bicchieri di plastica

Stile di vita plastic free

Negli ultimi anni è nato il termine “Plastic-free” che letteralmente significa “liberi dalla plastica”, esso viene utilizzato per indicare uno stile di vita e un approccio alla quotidianità che favorisce l’eliminazione della plastica dove il suo utilizzo è monouso e la sostituzione di oggetti in plastica che risultano indispensabili con materiali alternativi riutilizzabili che consentono di non stravolgere le nostre abitudini e di garantire sempre igiene e sicurezza.

Avere un’acqua libera dalla plastica è possibile, un gesto concreto che può venir preso in considerazione è quello di scegliere di installare all’interno della propria abitazione e della propria azienda un depuratore acqua, il quale consente di avere acqua ottima sia da bere che per cucinare direttamente dal proprio rubinetto.

Come detto in precedenza, passare semplicemente da acquistare casse su casse di bottiglie di acqua in plastica ad utilizzare l’acqua del nostro rubinetto può contribuire notevolmente a ridurre l’inquinamento e il nostro impatto ambientale.

Ad oggi, molte famiglie italiane acquistano periodicamente acqua in bottiglia, continuando però ad utilizzare l’acqua di rubinetto per cucinare e preparare bevande come caffè e tè, senza però conoscere le caratteristiche della propria acqua.

A questo proposito, è utile sapere che possono essere diversi i pericoli causati dalle sostanze chimiche che a volte possono inquinare le acque provenienti dalle reti pubbliche, sebbene l’inquinamento sia contenuto nei limiti stabiliti dalla legge.

Uno dei principali servizi che mette a disposizione Aqua e Salute è lo svolgimento di test su campioni d’acqua prelevati all’interno della casa o all’interno della sede aziendale, al fine di far conoscere alle famiglie ed ai titolari d’impresa i parametri principali, in modo tale da poter scegliere il depuratore acqua ideale alle proprie necessità.

Modi per ridurre la plastica: molto conveniente grazie all’incentivo bonus idrico

Ad oggi, acquistare un depuratore acqua risulta essere particolarmente conveniente, ciò è possibile grazie all’iniziativa chiamata Bonus Idrico, un’agevolazione mirata ad incentivare famiglie e aziende a utilizzare l’acqua di rubinetto, resa più pulita e di maggiore qualità dai depuratori acqua presenti sul mercato, limitando notevolmente il loro impatto sull’ambiente.

Il bonus idrico non è solamente un incentivo fiscale ma, grazie a un buon impianto di depurazione acqua e con un’efficiente assistenza depuratore acqua si potrà migliorare rapidamente e concretamente la qualità dell’acqua del proprio rubinetto e allo stesso tempo ridurre notevolmente il proprio inquinamento dato dall’acquisto di casse di plastica.

Il bonus idrico permettere di limitare e di ridurre i danni provocati dall’inquinamento da plastica, nei confronti del quale, l’installazione di un depuratore acqua a osmosi inversa per uso domestico permette di limitare l’inquinamento atmosferico derivante dalla produzione, trasporto e smaltimento delle bottiglie in plastica.

Modi per ridurre la plastica: il contributo di Aqua e Salute

Il nostro obiettivo è quello di informare le persone riguardo alla propria acqua al fine di dare a chiunque la possibilità di fare una scelta consapevole e responsabile, riducendo il proprio impatto sull’ambiente e migliorando il proprio stile di vita.

Teniamo veramente a ridurre la plastica.

Questa meta per noi è fondamentale e resterà tale anche quando il problema urgente relativo alla plastica sarà finalmente risolto, tutti i membri dello Staff di Aqua e Salute promuovono uno stile di vita plastic-free sia nella vita di tutti i giorni che in sede aziendale, tentando di trasmettere un buon esempio ai nostri Clienti e Collaboratori.

Il settore della depurazione e addolcimento dell’acqua è in continua evoluzione ma, i membri del nostro Team tecnico sono sempre aggiornati sulle novità del campo, capaci di proporre soluzioni innovative ed ecologiche alle persone che ci contattano.

I principi di professionalità e qualità sono sempre stati tra i nostri punti di forza e seguendo scrupolosamente questi valori, la nostra Azienda è cresciuta notevolmente durante gli anni, operando in Emilia Romagna, in particolare nelle province di Ferrara, Modena, Bologna, Ravenna, in Veneto, nelle province di Padova, Rovigo, Verona e in Lombardia, arrivando fino a Mantova.

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Sandra Duo

Riguardo all’Autore del Blog: Sandra Duo

Fondatrice e Presidente di AquaeSalute SRL, azienda specializzata nel trattamento Acqua per uso domestico.
Grandissima esperienza in tutto quello che riguarda: Depuratori Acqua, Addolcitori Acqua, Ozonizzatore per Lavatrici ed Assistenza Depuratore Acqua.
Grazie alla sua Dedizione e Professionalità del settore Sandra ha ricevuto moltissimi Riconoscimenti a livello Italiano ed Internazionale.