mare di plastica

In questo articolo ti parlo del “mare di plastica” e delle isole costituite da essa.

L’inquinamento provocato dalla plastica è diventato uno dei problemi ambientali più urgenti da affrontare, esso è stato ignorato per troppo tempo e perciò il mare di plastica di cui oggi sentiamo spesso parlare è divenuta una questione assai grave.

In questo articolo puoi trovare tutto ciò che è importante sapere riguardo alla plastica che finisce nei nostri mari, tutte le conseguenze che essa provoca all’equilibrio naturale del nostro ecosistema ed alcune scelte che possono venire prese per evitare la creazione del mare di plastica.

INDICE:

mare di plastica

Dove si trova il mare di plastica?

Il mare di plastica non si trova in un singolo luogo ma, negli ultimi anni sono state delimitate alcune aree sulle superfici acquatiche in cui ogni genere di oggetti di plastica si sono aggregati tra loro andando a formare delle vere e proprie isole di plastica.

L’accumulo di rifiuti è stato causato dal continuo inquinamento da parte dell’uomo e dall’azione delle correnti oceaniche, le quali hanno diretto e riunito in un unico gruppo galleggiante queste plastiche.

La produzione e il consumo di oggetti in plastica ha visto una crescita enorme di anno in anno, questo ha prodotto fenomeni di inquinamento sia sulla terraferma che in mare, caratterizzando in modo profondo la nostra vita quotidiana attraverso la crescita del mare di plastica.

Senza ombra di dubbio, il mare di plastica che ci troviamo ad affrontare oggi è stato causato dal fatto che oramai è pressoché impossibile trovare un singolo settore in cui la plastica non venga impiegata nella catena di produzione.

E’ vero che i dispositivi plastici che utilizziamo hanno reso più facile e comoda la nostra vita però è necessario anche considerare il prezzo da pagare per questo uso divenuto estremo delle microplastiche, i cui effetti dannosi arrivano fino all’uomo tramite le catene alimentari.

La problematica del mare di plastica è estremamente urgente, negli anni è stata spesso sottovalutata in quanto ritenuta una questione “lontana” all’uomo, per questo, oggi le conseguenze che tutti gli organismi viventi presenti sulla Terra devono subire sono davvero importanti.

Perché il mare è pieno di plastica?

La principale fonte del mare di plastica è costituita dalle attività costiere, infatti, la gestione dei rifiuti in questo settore risulta strettamente inefficiente, la quale peggiora ulteriormente nel periodo estivo a causa dei flussi turistici in aumento.

Le attività come pesca, acquacoltura e navigazione rappresentano altre cause di inquinamento per l’ampliarsi del mare di plastica, spesso succede che reti, strumenti, funi, nasse e contenitori vengano dispersi nell’acqua, andando ad aumentare l’inquinamento marino.

Gli scarichi industriali e urbani vanno a creare ulteriori danni all’equilibrio dell’acqua presente nei mari e negli oceani, tantissimi rifiuti plastici finiscono direttamente nei bacini, incrementando ancora una volta il già consistente mare di plastica.

A questo punto, è facile pensare che il mare di plastica si sia creato a causa solamente delle industrie e delle attività di commercio ma, in realtà non è affatto così, infatti, ogni bottiglia, sacchetto, tappo, etichetta, fazzoletto e mozzicone che l’uomo comune getta sulla spiaggia va a compromettere ulteriormente l’intero ecosistema.

Qualunque oggetto in plastica che l’uomo non smaltisce nella maniera corretta ha un’altissima probabilità di arrivare dritto nei nostri mari, una volta finito in acqua questo si spezza in frammenti più piccoli per azione dell’erosione delle correnti, andando a creare il mare di plastica.

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Cosa sono e dove si trovano le isole di plastica?

Le isole di plastica sono degli enormi accumuli galleggianti composti da ogni genere di rifiuto, esse si trovano sulle superfici dei bacini d’acqua presenti sul nostro Pianeta e sono composte principalmente da materiali e scarti plastici che danneggiano sempre di più la fauna e la flora non solo marina.

Alcune ricerche sostengono che l’isola di plastica più grande sia situata nell’Oceano Pacifico e che essa sia talmente estesa da poter venir scambiata per un vero e proprio continente di rifiuti, esso contiene almeno 3 milioni di tonnellate di rifiuti, i quali però sono in costante crescita.

Il mare di plastica e gli oceani contenenti delle vere e proprie isole formate da materiali plastici sono delle conseguenze catastrofiche dovute allo sfruttamento da parte dell’uomo di questo materiale e del conseguente scorretto smaltimento e riciclo della plastica.

Alcuni prodotti vengono venduti sul mercato per durare solo pochi minuti come tutti i dispositivi monouso, quali buste per la spesa, posate, bicchieri, piatti e tovaglie, tutti questi oggetti sono però destinati a durare nell’ambiente per centinaia di anni.

Il mare di plastica non si è sicuramente creato da solo, è necessario che ogni industria, attività commerciale e artigianale ma soprattutto che ognuno di noi come singolo inizi ad assumersi una vera e costante responsabilità nei confronti dell’ambiente, facendo scelte ecosostenibili e che arrechino il meno danno possibile all’ecosistema in generale.

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Quanti animali sono morti a causa della plastica?

La plastica ha sicuramente facilitato la nostra quotidianità, apportando miglioramenti, comodità e risparmi sui costi ma l’altra faccia della medaglia è decisamente preoccupante: l’impatto che questo materiale ha nei confronti degli animali, dell’ambiente e dell’uomo è davvero disastroso.

Il mare di plastica che oggi è presente sulla Terra è un fenomeno preoccupante nei confronti del quale è necessario adottare alcune azioni per cercare di limitare il più possibile i danni.

In diversi articoli di ricerca, la plastica viene definita “assassina”, infatti, il mare di plastica venutosi a creare negli anni è responsabile della morte di oltre un milione e mezzo di animali ogni anno.

Le principali vittime del mare di plastica sono soprattutto i pesci e gli uccelli marini, balene e tartarughe, le tonnellate di rifiuti di plastica scaricate nell’acqua sono in grado di uccidere gli animali sia per ingestione che per soffocamento.

Sacchetti, imballaggi flessibili di plastica, palloncini, guanti in lattice, lenze e reti da pesca sono gli oggetti in plastica che arrecano maggior danno in assoluto, rappresentando un vero e proprio pericolo mortale per tutta la fauna marina.

Perché i mammiferi marini mangiano la plastica?

Il mare di plastica è un problema causato dall’uomo, dalla necessità di avere uno stile di vita sempre più comodo e semplice, le conseguenze di questo agio però colpiscono direttamente la vita che ci circonda, che ci permette di sopravvivere e che noi, egoisticamente, stiamo distruggendo un pezzo alla volta.

E’ bene sapere che durante l’approvvigionamento alimentare molti animali marini assumono oggetti plastici derivanti principalmente dal loro mancato riciclo da parte dell’uomo come cannucce, posate, involucri e tappi che vengono confusi con il cibo a causa della loro dimensione e del loro colore.

A questo punto, i danni provocati dal mare di plastica arrivano alla fauna terrestre, infatti, le sostanze chimiche, tossiche e inquinanti acqua contenute nella plastica ed emesse a causa della sua decomposizione vengono ingerite dagli animali sulla terra ferma, giungendo fino alla nostra catena alimentare.

Gli animali vivono in un ecosistema che di per sé risulta in equilibrio senza alcun genere di intervento, i mammiferi marini mangiano la plastica perché finisce nel proprio ambiente e così il mare di plastica provocato e alimentato dall’uomo viene confuso erroneamente per cibo e sopravvivenza.

Perché il Mediterraneo è uno dei mari più esposti al problema della plastica?

Il Mediterraneo è uno dei mari più esposti al problema della plastica perché la gestione del ciclo dei rifiuti sulla terra ferma viene sottovalutata e per questo si è calcolato un numero che arriva a quasi 230 mila tonnellate di plastica che ogni anno viene dispersa e accumulata nel Mare.

Sulla superficie del Mare Nostrum non esistono vere e proprie isole di plastica, ma nonostante questo, il Mediterraneo occupa la sesta posizione per quanto riguarda le zone più inquinate da plastica nel mondo intero.

I rifiuti presenti nel mare sono costituiti per il 95% da plastica proveniente principalmente da Turchia, Spagna, Italia, Egitto e Francia, tutti Paesi che ogni singolo giorno contribuiscono alla crescita del mare di plastica.

L’Europa è il secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina, essa riversa in mare ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche.

Sulle coste del Mediterraneo vivono 150 milioni di persone, le quali possono arrivare a produrre oltre 600 kg di rifiuti solidi urbani l’anno per persona, una parte di questo quantitativo enorme finisce inevitabilmente nell’acqua, costituendo il mare di plastica.

Il turismo balneare è un’attività economica molto importante per tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, questo settore può generare, se non accuratamente gestito, diversi impatti negativi sul territorio e sull’ambiente come appunto il mare di plastica.

L’aumento della produzione di rifiuti e la conseguente dispersione nell’ambiente producono sempre più danni alla natura, agli animali, alle attività ed alla nostra società in generale, alimentando il mare di plastica e compromettendo il ciclo dell’acqua e della vita.

Come evitare il mare di plastica?

Al fine di evitare che il mare di plastica aumenti ancora, bisogna ridurre il consumo di plastica nella nostra vita di tutti i giorni, sostituendo alcuni oggetti plastici con le alternative che ci propone il mercato di oggi.

Il primo passo può essere quello di eliminare completamente l’uso di cannucce, bicchieri, piatti e posate in plastica sia a casa che nei locali e soprattutto in spiaggia, preferendo questi oggetti in fibra di bambù o le classiche in acciaio, limitando così il nostro contributo al mare di plastica.

Usare buste per la spesa in tessuto, sostituire i contenitori di plastica con i contenitori di vetro, acquistare prodotti alimentari sfusi e privi di imballaggio, eliminare l’acquisto di acqua in bottiglia, installando un depuratore in grado di garantire un’acqua buona e sicura direttamente dal rubinetto di casa.

Questi sono solamente alcuni dei consigli che possono realmente fare la differenza quando parliamo di inquinamento ambientale e di mare di plastica.

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Cosa fare per risolvere il problema del mare di plastica?

Ad oggi, è possibile adottare diversi metodi ed abitudini che permettono di ridurre la plastica in casa e nell’ambiente, limitando l’impatto ambientale dei membri della famiglia e contribuendo a risolvere il problema del mare di plastica.

La questione del mare di plastica non è causata solamente dal suo forte impiego ma soprattutto dal metodo di utilizzo, dalla vita quotidiana estremamente ricca di oggetti in plastica e dal poco peso che purtroppo viene attribuito al riciclo e alla raccolta differenziata svolta nella maniera corretta.

E’ necessario che ognuno di noi cerchi di contribuire il più possibile a salvaguardare le risorse che ci offre il pianeta Terra, adottando anche alcuni sistemi di trattamento che possono assicurare in modo concreto un futuro libero dall’inquinamento, caratterizzato da una pulizia ambientale più accurata e da una consapevolezza più ricca per le prossime generazioni.

Ogni giorno, il Team di Aqua e Salute svolge dimostrazioni gratuite relative al principale prodotto di trattamento acqua capace di garantire a famiglie e aziende un’acqua libera dalla plastica: il depuratore acqua ad uso alimentare.

Limitare il mare di plastica grazie al depuratore acqua

Il depuratore acqua consente di avere un’acqua ottima sia da bere che per cucinare direttamente dal proprio rubinetto di casa, permette di eliminare definitivamente l’acquisto di casse di acqua in bottiglia, diminuendo così il proprio apporto al problema del mare di plastica.

Il settore della depurazione e addolcimento dell’acqua è in continua evoluzione, per questo lo Staff di Aqua e Salute è in continuo aggiornamento al fine di proporre soluzioni innovative, ecologiche e plastic-free a famiglie ed aziende.

Cambiare le nostre abitudini non è sempre semplice ma, grazie all’installazione dei sistemi di trattamento è possibile rendere questo processo più semplice e altamente efficace, contribuendo notevolmente alla lotta contro la creazione del mare di plastica.

Aqua e Salute va incontro alle esigenze e al budget di chiunque, fornendo servizi di assistenza e di consulenza in Emilia Romagna, in particolare nelle province di Ferrara, Modena, Bologna, Ravenna e Reggio Emilia, in Veneto, nelle province di Padova, Rovigo, Verona e in Lombardia, arrivando fino a Mantova.

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Sandra Duo

Riguardo all’Autore del Blog: Sandra Duo

Fondatrice e Presidente di AquaeSalute SRL, azienda specializzata nel trattamento Acqua per uso domestico.
Grandissima esperienza in tutto quello che riguarda: Depuratori Acqua, Addolcitori Acqua, Ozonizzatore per Lavatrici ed Assistenza Depuratore Acqua.
Grazie alla sua Dedizione e Professionalità del settore Sandra ha ricevuto moltissimi Riconoscimenti a livello Italiano ed Internazionale.